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L'AVVENTURA E' GIALLA

di Marco Valmarin

Il romanzo interattivo è ormai una realtà.
E gli italiani non stanno a guardare.

"Il romanzo del futuro è qui. In esclusiva su personal computer."

Così scrivevano con toni entusiastici Michael Berlyn e Marc Blank su Digital Daily alcuni mesi fa.

I due autori evidenziavano come dal tronco dei videogames stesse spuntando un ramo nuovo, capace di imprevedibili sviluppi: il romanzo interattivo. Il nuovo prodotto - essi sostenevano - avrebbe coniugato abilmente la seduzione delle trame narrative con l'alta interazione tra 'lettore' e 'testo' che i personal computers erano ormai in grado di assicurare.

All'entusiasmo di Berlyn e Blank sembra fare eco David Lehman dalla rubrica di critica letteraria 'Back of the book' dell'autorevole settimanale Newsweek.

Presentando al pubblico 'Amnesia' di Tom Disch e 'Mindwheel' di Robert Pinsky, il critico di Newsweek afferma che i due autori hanno fuso il computer game e il racconto in un ibrido ricco di possibilità letterarie. Esaminate le due opere egli giunge alla conclusione che, comunque la si chiami, computer fiction, electronic novel, interactive novel, una nuova forma di arte è nata e attende di essere battezzata.

Su 'Mindwheel' e 'Amnesia' sarà opportuno tornare quando le due opere faranno la loro comparsa in Italia. L'occasione ci sembra invece opportuna per prendere in esame le interactive novels già da ora disponibili.

Alle fonti del racconto interattivo

Facendoci guidare dall'inconfondibile odore di thriller che il critico di Newsweek lascia traspirare da 'Paranoia', sfogliamo l'ormai vasto catalogo della Infocom, la mai troppo lodata software house che per prima si è messa sulla strada del romanzo interattivo. Notiamo subito come proprio al thriller, all'indagine investigativa siano dedicate una larga parte delle opere presentate.

Tralasciando i più recenti 'The Witness' e 'Suspect', due gialli di pura scuola hard-boiled l'uno, di alta suspense l'altro, addentriamoci nei meandri dell'ormai classico 'Deadline'.

"Best adventure of 1983" secondo Electronic Games, "Part of the latest craze in home computing" per Time Magazine e "Amazing feat of programming" per The New York Times, 'Deadline' è un tipico mistero della stanza chiusa.

La vittima, Marshall Robner è stata infatti trovata morta nella sua biblioteca il giorno precedente la nostra indagine. La massiccia porta di quercia del locale - quando vi perveniamo - è stata strappata dai cardini e giace nel corridoio. Sul tavolo da lavoro del morto un telefono ed un blocco di carta bianca da appunti. Un calendario da tavolo poi aperto alla data del sette luglio ed una bottiglietta di Ebullion, un antidepressivo. Vicino alla scrivania un grande vassoio pieghevole. Sul vassoio una ciotola con della polvere bianca. Al suolo un bellissimo piattino capovolto e una tazzina da tè girata sul fianco. Vicino alla scrivania un cestino di vimini per la carta straccia.

Visto così il luogo del delitto - e di delitto deve trattarsi - ci chiediamo chi sia Marshall Robner, il padrone di casa. Raccogliamo allora la copia del Daily Herald che il postino ha lasciato dinanzi alla porta principale. Sfogliamola con attenzione ed apprendiamo che Marshall Robner ha fondato anni prima la Robner Corporation e che a lui ed alla sua società è stato attribuito un prestigioso premio per i lavori svolti per la comunità. Veniamo anche a sapere che sta per essere conclusa a breve la fusione tra la Omnidyne e la Robner Corp. Mr. Baxter, un collaboratore di Robner, assicura che questi era pienamente favorevole alla fusione. L'apporto di capitali della Omnydine avrebbe infatti assicurato alla Robner Corp. i mezzi finanziari necessari al mantenimento degli alti livelli qualitativi dei prodotti dell'azienda.

Abbiamo così anche fatto la conoscenza con un altro dei personaggi della nostra storia, Mr. Baxter. Passiamo ai rimanenti. Leslie Phillips Robner, la moglie della vittima, innanzitutto. Discendente da una grande famiglia di Boston, non si è mai adattata alla vita domestica. E' spesso fuori e a volte non torna a casa la notte. Si è circondata di molte amicizie maschili fra cui, molto assiduo, un vedovo, attivo e intraprendente. Così almeno ci dice la domestica, Mrs. Rourke che non facciamo fatica a trovare in cucina.

Poi George Arthur Robner, il figlio. E' la pecora nera della famiglia. Sempre a corto di denaro, trascorre il suo tempo ascoltando musica dal suo modernissimo impianto stereo. Non facciamo fatica a trovarlo nella sua stanza, più difficile avere da lui delle risposte sensate.

Ms. Dunbar, poi, la fedele segretaria della vittima. Collaboratrice fidatissima del morto, ha tuttavia stretti rapporti con Mr. Dexter di cui custodisce accuratamente i segreti.

Se ci affacciamo infine dal balcone sito nella biblioteca e dominante il grande roseto, facciamo la conoscenza con un vicino, Mr. McNabb ha forse qualcosa da dirci.

Per completare la presentazione di 'Deadline' abbiamo preparato una piantina della casa dei Robner che faciliterà il lavoro di indagine. La riproduciamo.

Veniamo ora alle modalità di interazione tra il 'lettore' ed il 'testo'. Non possiamo che elogiare l'ottimo funzionamento del 'parser' impiegato, lo spezzone di programma cioè che analizza le nostre comunicazioni, le interpreta e provvede affinché abbiano una risposta conseguente. Anche se con una certa lentezza, svolge in modo ottimale il suo lavoro.

Per facilitare il primo approccio a 'Deadline' attiriamo infine l'attenzione del lettore su alcuni dei 'comandi' che la Infocom elenca nel terzo capitolo del suo "Inspector Casebook". Li riportiamo qui di seguito con un breve commento.

Venendo alla parte finale della nostra investigazione, il comando 'Arrest' ci consente di assicurare alla giustizia il colpevole.

Una volta digitato tale comando, il Sergente Duffy ammanetta la persona da noi designata e la conduce alla sede di polizia. A seconda di come avremo svolto il nostro lavoro, degli interrogatori condotti, degli indizi raccolti, il nostro superiore, il Police Commissioner Klutz, ci informerà con una lettera dell'esito della nostra indagine.

Le interactive novels in Italia
i Gialli Commodore

Dai primi di Gennaio è in edicola una collana italiana di interactive novels. Si tratta de I Gialli Commodore editi dalla Systems Editoriale. Sinora ne sono usciti due numeri intitolati rispettivamente 'Delitto sul Nilo' e 'Morte sulla terrazza'.

Si tratta del primo tentativo di ambientare in Italia questa nuova forma 'letteraria' e l'interesse che ha suscitato l'iniziativa fa sperare che Editore ed Autori diano continuità all'opera.

Ai lettori delle riviste di informatica Personal Computer e Commodore Computer Club della Systems Editoriale essi non sono certo sconosciuti. Da oltre un anno infatti vi sviluppano una rubrica dedicata agli adventure games. Vi alternano la proposta e l'esame dei programmi che 'muovono' questi giochi alla recensione e critica dei giochi d'avventura più diffusi e più interessanti.

Su Personal Computer hanno inoltre tenuto per molti mesi una rubrica di Intelligenza Artificiale. Anche qui alla proposta di programmi che consentivano di sperimentare su home-computers spezzoni di questa disciplina, hanno alternato l'esame dei prodotti più affascinanti di questo settore. E' da questa loro frequentazione che hanno tratto il particolare parser impiegato nelle interactive novels qui esaminate.

Franco Toldi è infine l'autore di 'Giochi di avventura con il Commodore 64' delle Edizioni Acanthus ed è titolare di una rubrica di videogiochi sulla rivista di informatica e didattica nella scuola, 'La Tartaruga', della Juvenilia Edizioni Scolastiche Walk Over.

Delitto sul Nilo

Diversamente da 'Assassinio sul Nilo', il supercelebrato capolavoro della Christie, 'Delitto sul Nilo' appartiene alla vasta famiglia dei misteri della camera chiusa. E' infatti in una cabina ermeticamente chiusa del 'Nefertiti', lo splendido cruiser su cui vivremo questo mystery, che sarà trovato il corpo della vittima.

Strappati senza grosse resistenze ad una piovosa vacanza, speravamo di goderci sul 'Nefertiti' il sole e le antiche bellezze del Nilo. I familiari del nostro ospite, James Hogg, l'anziano presidente della Hogg Engineering, ci hanno invece coinvolto in un tragico regolamento di conti.

La sorda rivalità tra i due figli del nostro ospite, l'irritabile Albert ed il debole John e gli ambigui intrighi tessuti dalla moglie di quest'ultimo, la bella Patricia, avevano destato i nostri sospetti. Così i diversi incidenti verificatisi durante una gara di tiro al piattello e una breve gita ad una verde isola fluviale.

Il delitto ci ha colti tuttavia impreparati. Alle dolci luci dell'alba un urlo ci ha destati e la tragedia ci è apparsa nella sua crudezza. Incaricati dal nostro ospite di condurre le indagini e giungere ad una conclusione prima dell'arrivo ad Assuan, non ci resta che dare inizio a veloci interrogatori e perquisizioni. Il tempo a disposizione non è molto.

Abbiamo così cercato in queste poche righe di dare un'idea se non della trama, quantomeno dell'atmosfera che si respira in 'Delitto sul Nilo'.

Ben altro è l'universo in cui si trova scagliato il 'lettore' protagonista di 'Morte sulla terrazza'. Siamo in California, nella assolata villa di David Craig, il proprietario di una delle industrie, che puntando sulle nuove tecnologie, hanno mutato il volto degli USA.

In un momento critico per l'azienda, mentre si impongono gravi decisioni, il nostro ospite ci ha commissionato un rapporto confidenziale sulle sorti dell'azienda. Mentre sulla deserta terrazza ne discutiamo con lui la tragedia fa la sua prima comparsa. E noi ne veniamo a tal punto coinvolti che solo con il nostro operato, quando tutto sarà finito, riusciremo a cancellare il sospetto che ci è stato gettato addosso.

I familiari di Craig non faranno molto per aiutarci. Paul, il figlio maggiore, Amministratore Delegato della società paterna, prima ci accuserà dell'accaduto, poi chiuderà ogni rapporto con noi.

Così Jennifer, la giovane moglie di Craig, avvenente starlet televisiva, troppo presa nei suoi irrisolvibili problemi sentimentali.

Colin, il figlio secondogenito di Craig, con la sua prorompente carica umana recherà una pausa di serenità nel clima ormai torrido della casa. Sarà una sosta molto breve. Poche ore dopo un assassino senza volto colpirà ancora riprendendo la sua inarrestabile danza macabra. Starà a noi, 'lettori' e protagonisti del mystery, dipanare con interrogatori e perquisizioni l'intricata matassa che avviluppa gli ospiti della villa.

Come nelle migliori tradizioni delle riviste di mystery anglosassoni, su I Gialli Commodore, a fianco della storia principale troviamo alcuni 'giochi' di investigazione. Ambientati nella mitica Chinatown, essi costituiscono dei veri e propri giochi interattivi gialli. Entrati nei panni di un old fashioned detective, con investigazioni ed interrogatori dovremo venire a capo dei non semplici misteri che gli Autori ci propongono.

Due ultime cose ancora su questi 'gialli italiani'. Il parser elaborato dai due Autori ci sembra reggere degnamente il confronto con quello della Infocom. Non siamo più ai rachitici 'prendo gemma' dei primi giochi d'avventura. L'utente ha qui a sua disposizione sino a nove parole per la propria comunicazione e i tempi di elaborazione sono veramente bassi. Da segnalare infine la cura formale con cui le 'schermate' sono composte; siamo anche qui ben lontani dagli insiemi informi di parole cui altri giochi tentano di abituarci.

Non pensiamo possa essere qui data una conclusione all'esame che in questo articolo ci siamo proposti. Ci sembra troppo presto per dire se l'interactive novel o romanzo interattivo avrà fortuna.

Noi comunque siamo qui, pronti, con il nostro personal computer.

Articolo tratto da "Personal Computer" Anno II - n. 11 - 25 Aprile - 25 Maggio 1987 edita dall'allora Systems Editoriale ed oggi Systems Comunicazioni (http://www.systems.it), che ha gentilmente concesso l'autorizzazione alla pubblicazione dell'articolo.
Trascrizione di Paolo Vece <pvece@mclink.it>